Biografia
PIERO PETRACCI
Nato a Roma il 19 maggio 1974 pur provenendo da studi di architettura da sempre si interessa alle vicende dell’arte contemporanea. I suoi lavori, che risentono di questa duplice matrice, mettono in mostra un’umanità fragile e decadente le cui fratture e contraddizioni sono esibite quasi con orgoglio. Sono opere in cui dominano l’astrazione e la materia ed in cui il ricorso alla geometria e alla modularità risponde ad un tentativo di fare ordine, di dare forma definita a forze che prorompono dalle profondità o si imprimono dall’esterno segnando le superfici e spezzando il vincolo della bidimensionalità. In questa dialettica dinamica tra ordine e caos l’artista mette in scena una umanità disillusa, che porta addosso i segni della vita. Uno sguardo inquieto e attento rivolto verso l’interno, dove tutto sfuma e perde senso. I materiali sono quelli della contemporaneità: cemento, fil di ferro, schiume e smalti industriali, legno, corde sui quali l’artista opera plasticamente con fratturazioni, piegature, stiramenti, combustioni per raccontare una realtà personale ma anche sociale frammentata, frammentaria, conflittuale e ricca di tensioni. Paesaggi interiori a volte in macerie.
Partecipa ad alcune mostre personali e collettive tra cui:
“Paesaggi umani. Con lo sguardo rivolto all’interno” (2017), mostra personale presso la Galleria SpazioCima, Roma.
“Nuvola creativa. Festival delle arti di Roma” (2016), presso il Museo D’Arte Contemporanea MACRO Testaccio – Spazio FACTORY, Roma.
“Premio Capitolium” (2015), 1° classificato nella rassegna internazionale di arte contemporanea presso le Sale del Bramante, Roma.
“Corruzione Capitale. Roma ai tempi degli ingranaggi lubrificati. Arte reattiva”, (2015) presso lo Stadio di Domiziano, Roma.