Tema: i fondi per il piano dell’arte contemporanea (Pac). L’ex Ministro Franceschini aveva stanziato 4mln di euro. Il suo successore Bonisoli ha confermato la stessa cifra.Tutto bene, dunque? Il punto grave è un altro: la gestione di queste risorse. Lo scorso anno il finanziamento era stato suddiviso tra il Maxxi e gli altri musei del nostro Paese. Ora, invece, i 4mln di euro sono spartiti in due «tranche». La prima (1mln) tra musei e varie istituzioni pubbliche: al Maxxi vanno 500mila euro, mentre gli altri 500mila sono riservati a realtà come la Gnam di Roma e la Triennale. Un’elemosina se confrontata con gli investimenti statali previsti in Francia, in Germania o in Spagna. Una situazione simile, in qualsiasi nazione europea, sarebbe inaccettabile. Un modo per rendere poco competitivi nel panorama mondiale i nostri musei, la cui sopravvivenza ora è a rischio. Ma anche un modo per dimostrare la disattenzione di questo governo nei confronti della contemporaneità (e del futuro).